Lo stile architettonico

La palazzina romana rivisitata

Un edificio, che ospita 20 abitazioni per un totale di 2.000 mq, che rimanda per certi versi anche alle forme degli antichi casali romani. Riconoscibile, fra l’altro, per la forma a capanna e per i colori mattone listati bianchi e tinteggiature anch’esse bianche ovunque, anche nel grigliato in alto per armonizzare i volumi con il resto della casa, l’opera, quando fu realizzata, ebbe un’ottima accoglienza negli ambienti dell’architettura romana sino a divenire, nel 1985, oggetto di un articolo della rivista di culto Domus firmato dall’Arch. Franco Purini.
“È un volume – scrive Purini nel suo articolo per Domus – la cui unitarietà è ritrovata attraverso una serie di successive manipolazioni: un sottostante schema quadrilobato viene provvisto di un nucleo centrale che avvita assieme le penisole periferiche; a sua volta questo nucleo si specializza attraverso due blocchi scale-ascensori disposte in serie e cioè non opposte simmetricamente; in corrispondenza delle scale due fenditure di diversa larghezza e profondità, delle quali la maggiore ospita a piano terra l’atrio, caricano di una certa tensione il nucleo centrale che richiama a sé, quasi aspirandole, le vetrate inclinate dei soggiorni”.